EPISTULAE MORALES AD LUCILIUM PARTE IV

Sai Lucilio,

Nella mia vita, e non lo penseresti mai a vedermi, ho avuto modo di avere diverse relazioni di qualsiasi genere. Ma, si sa, se ti citassi quelle di poco conto ti genererei noia o al più invidia. Pertanto mi atterrò a quelle importanti, e riguardo queste ti parlerò delle tre tipologie di persone cui ti troverai davanti.

Devo premettere che per me l’amore, se vogliamo usare questa parola che per me è molto labile, non è fatto di cioccolatini, rose, viaggi e cene. Non sono tipo da libri di Federico Moccia o Jane Austen. Bensì mi piacciono molto di più le teorie sulle realtà parallele o sul gatto di Schrodinger. Pertanto non ti sorprenderà se ti dico che per me avere a cuore una persona è più avere il coraggio di far collimare due mondi. E seguimi se sei saltato subito alle conclusioni e in questo momento mi stai dando del banale. Ti ricrederai subito.

Quello che voglio dire è che il discorso non è semplice come è venuto in mente a te. Se due mondi sono tra loro poco complementari rimarranno aridi e non potranno mai completarsi. Ok, questa era la parte facile. Ma poniamo il caso che questi due mondi siano entrambi così pieni di cose in comune ed alla fine si unissero. Cosa genererebbe cio’? Io dico tanto peso da far collassare quel sistema che si è creato.

Per questo secondo me ci sono TRE tipi di persone che potrai incontrare in vita tua. Quelle sbagliate, le anime gemelle, e quelle giuste.

Quelle sbagliate. Beh non ce n’è molto bisogno che te ne parli. Se sei una persona a modo sono quelle brutte, che puzzano e non ti giri due volte a guardarle. Se non sei una persona a modo sono quelle belle, che profumano e non si gireranno due volte a guardare te. A parte il discorso semplicistico, sai cosa intendo. Se anche proverete a parlare, tu dirai Nord e quella Sud, sentirete la distanza tra voi, e addio.

Ora. Perché voglio parlarti prima delle anime gemelle? Perché non sono uno scrittore di film di principesse Disney. E di anime gemelle ne ho conosciute, e amate, tante. Sono quelle con cui hai tanti, troppi, interessi in comune, parleresti tutto il giorno, magari finite anche l’uno la frase dell’altra. E dov’è il problema, mi chiederai tu. Che alla lunga il vostro bellissimo mondo di cose in comune muore di fame. Non scherzo, immagina che tu e questa tizia vi mettiate d’accordo: “Facciamo questo mondo insieme. Porto i miei trecentocinquanta palazzi rossi che contengono altrettante famiglie a cui piace uovo e pancetta a colazione, lasagne a pranzo e pizza a cena”. E lei: “Oh, fantastico, io porterò i miei trecentocinquanta palazzi ripieni di altrettante famiglie che adorano le stesse cose”. Ora, a parte il fatto che in un mondo del genere le persone morirebbero alla veneranda età di 25 anni di diabete, alla lunga le risorse per soddisfare i gusti di entrambi si esaurirebbero. E’ così che non riescono a convivere due mondi troppo uguali, per l’avere l’unico difetto di essere uguali. Non sono capaci di fare passi avanti o indietro quando necessario se l’altro fa un passo indietro o avanti, come in un folle valzer.

Quindi le persone giuste. Chi sono? A trovarle. Di anime gemelle, mi voglia bene e non si rivolti nella tomba il caro Walt, ce ne sono tante. Di queste ce ne sono solo una manciata. Perché di anime gemelle ne saprai trovare davvero ovunque, di persone giuste un paio se sei fortunato. Sono quelle che dormono poco la notte di per sé se tu russi. Sono quelle che rispondono solo se hanno qualcosa di intelligente da dire se a te piace parlare. Sono quelle a cui piace guidare se tu ti ubriachi con un Angelo Azzurro e non pretendono di parlarti fino alla mattina dopo, né ti faranno la morale. Insomma, alla fine un po’ finiranno per annoiarti. E’ come il motivo per cui la tua tendenza sarà sempre allontanarti da tua madre. Perché anche tua madre rispetta tutti i requisiti della persona giusta ma non vuoi che sia lei la persona giusta.

Quindi, Lucilio mio, avrai capito che risposte non te ne posso dare. Però, non cercando più nessuna delle tre categorie ho tanto tempo libero.

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